Distinguere un rendering professionale
Ti sei da poco avvicinato al mondo della visualizzazione architettonica e stai cercando consigli utili su come migliorarti o hai bisogno di rendering per il tuo progetto e vuoi imparare a distinguere un rendering professionale.
Quali sono gli aspetti principali che definiscono un rendering professionale e come possiamo imparare a riconoscerli?
In questo articolo ci focalizzeremo sugli aspetti che definiscono un rendering di alta qualità e ti insegneremo a riconoscere un rendering professionale.
Indice
– Analisi del modello 3d – Imperfezioni e Dettagli
– Imperfezioni dell’immagine – Grana e macchie
– Illuminazione
– Materiali
– Composizione fotografica
– Coerenza cromatica
– Conclusioni
Analisi del modello 3d
Iniziamo l’analisi dell’immagine considerando solo le volumetrie e quindi gli oggetti 3d presenti nella scena. In questo tipo di esempio, focalizzeremo la nostra attenzione sulle imperfezioni e sul livello di dettaglio.
Tenere sotto controllo questi due parametri sarà la base della nostra analisi e ci permetterà di distinguere un rendering amatoriale da uno professionale.
Le imperfezioni
Un elemento facilmente individuabile sono le imperfezioni 3d. Parliamo di parti mancanti, sovrapposizioni di geometrie, veri e propri errori facilmente individuabili anche da un occhio inesperto. Gli errori accadono anche nei grandi studi di visualizzazione 3D, basta saper analizzare l’immagine per poterli individuare. Ovviamente un errore in una piccola parte dell’immagine, magari sullo sfondo è meno grave di un errore in primo piano.
I Dettagli
Per realizzare una buona immagine è necessario ispirarsi alla realtà, cercando di riprodurre dettagli proporzionati alla scala di rappresentazione ed all’inquadratura.
Ad esempio nel caso di rendering di interni, dettagli come prese elettriche, interruttori e battiscopa, sono elementi che rendono l’immagine piu’ completa e credibile. Questi elementi sono solo alcune delle numerose finiture che possiamo aggiungere nella scena al fine di raggiungere un risultato realistico e professionale.
Tuttavia non basta inserire dettagli in quantità, perchè a fare la differenza sarà la qualità dei dettagli 3d. Ci sono moltissimi siti web da cui è possibile scaricare oggetti 3d gratuiti, se vuoi saperne di piu’ leggi il nostro articolo “Modelli 3d – Free Download – I migliori siti del 2020“.
Esistono moltissime librerie 3d in rete, ma molte di queste sono oramai vecchie e sono state superate da quelle di ultimissima generazione. I nuovi oggetti 3d sono modellati alla perfezione, ben dettagliati e garantiscono un risultato professionale.
Come puoi immaginare utilizzare librerie 3d aggiornate e prodotti realmente disponibili sul mercato è una delle principali differenze che ci permette di distinguere un rendering professionale da uno amatoriale. Per farti un esempio pratico guarda la differenza fra due modelli 3d dello stesso divano Natuzi-Gio 2912.
La differenza è lampante! Questa è una prova di come il livello di dettaglio 3d è essenziale per realizzare un rendering professionale.
Imperfezioni dell’immagine
L’immagine potrebbe presentare vari tipi di errori o imperfezioni. Dobbiamo considerare le dimensioni dell’immagine in termini di pixel e verificare se la possibilità di zoom nell’ immagine è accettabile per la tipoligia di progetto. Dopo aver fatto questa verifica valutiamo la nitidezza dell’immagine e stabiliamo se il “rumore” della foto rientra nei valori accettabili. Infine possiamo verificare se sono presenti macchie, grana o artefatti di vario tipo.
Queste imperfezioni sono causate da una errata gestione dei parametri di rendering e di illuminazione, tipica dei rendering amatoriali. Un rendering professionale è realizzato ad altissima risoluzione, ha una nitidezza proporzionata alla tipologia di progetto e non presenta errori di alcun genere dal punto di vista dei parametri di rendering utilizzati.
Illuminazione
L’illuminazione è un capitolo fondamentale per riconoscere un rendering professionale. Ovviamente il mondo della rappresentazione architettonica si incontra inevitabilmente con quello della fotografia e delle sue tecniche. Partendo da questo principio faremo alcune considerazioni di base per distinguere una corretta illuminazione.
Possiamo subito menzionare l’esposizione, parametro di base e facilmente analizzabile. L’immagine deve essere correttamente illuminata al fine di evitare problemi di sovraesposizione (troppo chiara) o sotto esposizione (troppo scura). Tuttavia il fattore della corretta esposizione non è l’unico da considerare. Nel caso di rendering realistici o commerciali, l’illuminazione viene utilizzata per enfatizzare gli aspetti vincenti del progetto e gioca un aspetto essenziale anche dal punto di vista compositivo.
Di solito nei nostri progetti utilizziamo una gerarchia di 3 tipologie di luce: la luce atmosferica, il sole e le luci artificiali. Quando il bilanciamento delle sorgenti luminose e la relazione con le zone d’ombra è gestita correttamente si possono ottenere grandi risultati anche dal punto di vista artistico. Se invece l’immagine non è credibile, probabilmente l’illuminazione non è stata curata a dovere.
In alcuni rendering amatoriali sono evidenti gli errori piu’ comuni, come utilizzare solo il sole, solo la luce atmosferica o magari un errata combinazione delle due. In questi casi otterremo ombre sovrapposte, troppo nette o eccessivamente morbide.
Materiali
L’analisi dei materiali è un ‘altro elemento importante che ti aiuterà a distinguere un rendering amatoriale da uno professionale. In questo ambito dobbiamo verificare che le proprietà di riflessione, rifazione, e rilievo dei materiali siano rispettate. Queste proprietà caratterizzano fortemente il materiale ed è importante calibrarle in modo appropriato.
Un errore comune di questo tipo è l’effetto da pavimento bagnato, causato da una riflessione troppo forte ed uniforme, al punto da far apparire il pavimento appena lavato.
Altri fattori da considerare nell’ambito dei materiali sono la qualità della texture e la scala con cui viene applicata al modello 3d. Studi professionali utilizzano texture ad altissima risoluzione, con requisiti in grado di poter mappare anche oggetti molto grandi senza avere l’effetto di ripetizione della texture, uno dei primi difetti dei rendering di bassa qualità.
Ovviamente ogni materiale deve essere applicato nelle giuste proporzioni, rispettando il fattore di scala e la geometria a cui viene applicata. Presta attenzione alle trame del legno, dell’asfalto e dei mattoni, sono alcuni dei classici materiali in cui un “non addetto ai lavori” potrebbe perdersi, commettendo errori di scala o di distribuzione della texture.
Composizione Fotografica
Come abbiamo menzionato precedentemente, possiamo facilmente intuire come nella visualizzazione architettonica vengano impiegati fondamenti e tecniche fotografiche.
L’utilizzo di tecniche come la regola dei terzi, sezioni auree, enfasi delle diagonali sono solo alcune delle tecniche possibili, ma è importante sottolineare come l’impiego di tali tecniche è necessario per la realizzazione di un immagine professionale.
Anche se non sei un esperto fotografo, riesci sicuramente ad intuire la validità di un’ inquadratura e saprai verificare se sono presenti distorsioni prospettiche. E’ importante osservare i bordi dell’immagine, le relazioni fra primo piano e sfondo, il formato fotografico utilizzato per il tipo di progetto.
Tutte queste attenzioni infondono armonia in chi osserva l’immagine, dimostrando che nulla è stato lasciato al caso ed ogni singola scelta è stata ben calibrata.
Coerenza cromatica
La coerenza cromatica è un paramentro che caratterizza notevolmente l’immagine finale. In questo caso ci riferiamo alla palette di colori dominanti nella scena. Un rendering professionale riesce a trasmettere armonia e coerenza anche dal punto di vista cromatico, utilizzando accostamenti vincenti, sfruttando il colore come strumento compositivo.
Una volta assegnati tutti i materiali e realizzato il rendering definitivo, abbiamo la possibilità di bilanciare i colori dell’immagine in postproduzione. Potremmo ad esempio variare la colorazione di oggetti non rilevanti nella scena, riducendo i fattori di distrazione al fine di far risaltare il progetto.
Nel nostro lavoro ci ispiriamo a palette di colore utilizzate nel cinema, nella pittura e nella fotografia, una persona inesperta non avrebbe questo tipo di sensibilità e capacità.
Conclusioni
Come abbiamo visto in questo articolo, sono molti gli elementi che permettono di distinguere un rendering professionale da uno di bassa qualità. L’insieme di questi elementi e la loro corretta gestione è essenziale per ottenere un rendering di alto livello.
L’immagine deve essere credibile, non devono esserci elementi di disturbo a ricordare che si tratta di un’immagine 3d. Il rispetto delle proporzioni, delle luci e di tutti gli accorgimenti elencati fin ora, sono la chiave per la realizzazione di un rendering professionale.
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